Ventitreesimo campo scuola
Ventitreesimo campo scuola

Ventitreesimo campo scuola

Oggi si è concluso il nostro 23° campo scuola che quest’anno si è tenuto a “Casa Estia” nei pressi di Castelgrande (PZ).
“Una via migliore di tutte” è stato il tema che abbiamo affrontato durante i nostri incontri. Ogni volta che devo parlare di questa esperienza annuale ho sempre il timore di essere retorico e ripetitivo. Per questa ragione ho pensato di riportare alcuni pensieri dei ragazzi. Credo sia il modo migliore per condividere con chi legge l’esperienza che abbiamo vissuto.

Caro Nico,
dopo questa esperienza sentiamo il bisogno di diriti alcune cose. Grazie per la pazienza che hai con noi, per darci la possibilità di fare esperienze che ci cambiano radicalmente la vita. Grazie a te abbiamo conosciuto delle persone che sono diventate fondamentali nella nostra vita. Grazie per l’amore incondizionato. Scusa per i nostri atteggiamenti immaturi, maleducati o irrispettosi, perché nonostante ciò noi ti vogliamo davvero troppo bene e possiamo dire che ci hai salvato la vita. Sappiamo che delle volte senti di non fare abbastanza per noi ma sappi che non è così perché sappiamo che daresti anche la vita per noi. Speriamo di essere terreno buono per tutto ciò che stai seminando credendo in noi.
Ti vogliamo bene.
I tuoi ragazzi.

E anche quest’anno il campo scuola è finito ed ora, come al solito, tornare alla vita quotidiana sarà difficile perché noi tutti non avremo più occasioni in cui stare insieme tutto il giorno e confrontarci tra noi.
Per me questo campo scuola è stato più bello di quello dello scorso anno anche perché, con tutto quello che è successo, abbiamo imparato ad amarci di più e ad essere uniti.
Un grazie a te d. Nico per le esperienze che ci fai vivere anche se non partecipo a tutte. Quando però le racconti ci fai sentire come se lì con te ci fossimo stati tutti. Mi scuso anche con tutti voi perché non sono riuscita a parlare con la maggior parte di voi ma non sono molto brava con le parole e poi non riesco a fidarmi subito di chi ho vicino.
Voglio ringraziare le mie amiche più strette perché proprio grazie a loro sono riuscita a parlare di cose che non credevo di riuscire a dire mai a qualcuno. Michele, grazie per averci fatto ridere in questi giorni.
Anche se è una frase detta e ridetta noi siamo davvero una famiglia, non la seconda ma la prima e forse la più bella che ci possa essere.

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